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In Harol si studiano dispositivi medici per creare le migliori condizioni per il benessere respiratorio del paziente
Harol ha portato 20 anni fa in Italia l’innovativa tecnologia del casco per ventilazione non invasiva. Cristina e Massimo Callegher, amministratori dell’azienda, spiegano i vantaggi del dispositivo
Harol ha portato in Italia il casco per la ventilazione non invasiva. Qual è stato il riscontro iniziale?
≪Nostro padre ha introdotto questa tecnologia alla fine degli anni ’90, importandola dagli Stati Uniti dove veniva utilizzata per terapie diverse dalle attuali. Alcuni medici rianimatori si sono resi conto dell’efficacia del casco per ventilazione non invasiva per le patologie respiratorie. Prima è stata sperimentata e, vedendone l’efficacia, è stata adottata≫.
Qual è stata la motivazione decisiva per l’introduzione del casco a tutti gli effetti?
≪Salta agli occhi il benessere che il paziente prova utilizzando il casco al posto della maschera. I medici si sono resi conto dei molteplici aspetti positivi di questo dispositivo, preferendolo alla maschera che crea numerose problematiche relative al contatto con la pelle del viso≫.
Quali sono gli aspetti clinici apprezzati dai medici?
≪I vantaggi clinici sono relativi alla respirazione completa di un alto flusso da parte del paziente, senza le problematiche di tenuta che ha la maschera. Grazie al casco, la terapia può essere attuata per un tempo fino a quattro volte superiore rispetto all’uso della maschera, con grande vantaggio terapeutico≫.
Esistono altri vantaggi?
≪Il sistema è progettato per essere inserito in maniera semplice e veloce perché il paziente sofferente di insufficienza respiratoria acuta ha bisogno di sollievo immediato: prima viene trattato e prima ci saranno benefici per la sua salute≫.